SICILIA IN BICICLETTA GIORNO 9 – SI CAMMINARE

Svegliarsi al mattino senza il pensiero di dover salire in bici e macinare chilometri, mi ha restituito emozioni che avevo lasciato un po’ da parte. È il decimo giorno di viaggio, e la prima volta che accade. Mi sono fermato qui per godermi un po’ le persone care da queste parti e mi sto rendendo conto che nel frattempo ne conosco diverse che stanno entrando dalla stessa parte del cuore con la medesima casualità con cui quelle altre erano entrate tempo prima.
È il motore delle conoscenze che si manifesta nell’atto di andare, fare cose, mettersi in cammino. È l’energia che mi spinge ad andare avanti e farmi tornare in sella più carico di prima. Perché si, alla fine nell’equilibrio degli opposti si finisce col ritrovare se stessi, o comunque una parte che invece avevi trascurato mettendo il culo sopra la sella per otto ore al giorno.
E così muovendo i tuoi passi per i vicoli della città esplori strade nuove, incontri gente speciale con cui finisci a vedere angoli nascosti di prospettive urbane sconosciute e mangiare arancini per strada come se dovessero essere gli ultimi della vita.
Ti nutri nei passi del giorno che non finiscono mai, e ti alimenta anche quando ti ritrovi seduto nella fantastica stanza teatro gigante dell’ostello, dove finisci a parlare per ore di qualsiasi cosa con padrone di casa, che senti in estrema sintonia con te.
E così alla fine ti senti esattamente in quel viaggio che percepisci non fermarsi mai per davvero, neanche quando la tua bici ti guarda da lontano consapevole che avrai bisogno di ancora un po’ di tempo prima di ricongiungerti…
Giusto quel tanto che basta per tornare ad essere una cosa sola insieme.

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